Dott. Massimo Gargani
Specialista in Endocrinologia
Associazione Medici Endocrinologi (AME) Società Italiana Obesità (SIO)

Le Tiroiditi
Esse sono un insieme di patologie a carattere infiammatorio di varia etiologia e decorso acuto, subacuto o cronico.
Tiroidite batterica E’ una forma a decorso acuto causata in genere da germi piogeni a partenza di solito da focolai primari di infezioni (tonsilliti, sinusiti...). Oggi è una forma estremamente rara. La lesione interessa prevalentemente un singolo lobo ed è caratterizzata da alterazioni congestizie ed essudative per infiltrazione leucocitaria di solito neutrofila. La sintomatologia prevede febbre, brividi, dolore nella regione anteriore del collo che si presenta tumefatta e successivamente arrossata e calda. La diagnosi è abbastanza semplice e si basa sulla storia clinica, sui reperti obiettivi e su mirati esami ematochimici e strumentali. Dal punto di vista terapeutico si usano antibiotici.
Tiroidite virale Essa viene identificata spesso nella tiroidite subacuta o di De Quervain. Tra gli agenti patogeni possiamo ricordare quelli della parotite, l’adenovirus, e il virus Coxsackie. In questa forma la tiroide appare di dimensioni aumentate mentre dal punto di vista istologico si apprezza la distruzione dei follicoli e la comparsa di istiociti e cellule giganti. Dal punto di vista clinico si manifesta in modo brusco con febbre, malessere generale e dolore nella regione anteriore del collo che spesso si estende in regione auricolare. La tiroide appare dolente alla palpazione. La diagnosi si basa sul quadro clinico e sulla VES che si presenta spesso nettamente aumentata. La captazione tiroidea è molto bassa e spesso si associa un transitorio ipertiroidismo legato alla distruzione dei follicoli tiroidei che rilasciano in circolo ormoni tiroidei. La terapia si basa su antiinfiammatori e soprattutto di cortisonici per un tempo adeguato (fino ad alcune settimane). La guarigione è la regola.
Tiroidite cronica linfocitaria o di Hashimoto E’ una forma cronica di origine autoimmune. Rappresenta la causa più frequente di gozzo nei giovani e di ipotiroidismo nell’adulto. La malattia predilige l’età media con un rapporto F/M pari a 4:1. Caratteristica di questa forma è la presenza in circolo di autoanticorpi (anti-tireoperossidasi o AbTPO e anti-tireoglobulina o AbTg). L’esame istologico mostra una diffusa infiltrazione linfocitaria con distruzione dell’architettura follicolare. Spesso sia hanno alterazioni del citoplasma (cellule di Hurtle). Il quadro clinico si basa sulla comparsa di gozzo di consistenza aumentata. La sintomatologia può essere assente tranne nelle forme in cui si associa ipotiroidismo. Raramente si può assistere ad una transitoria fase di ipertiroidismo (Hashitossicosi). La diagnosi si basa sulla storia clinica e sulla presenza di in circolo di autoanticorpi tiroidei. La terapia è necessaria solo in presenza di ipotiroidismo.
Altre forme di tiroidite Tiroidite silente: forma a decorso subacuto senza segni generali e locali di tipo infiammatorio e che è caratterizzata da ipertiroidismo transitorio con captazione tiroidea ridotta o assente. La causa è autoimmune. I sintomi regrediscono spontaneamente dopo qualche mese. Si riconoscono una forma sporadica e una post-partum. Tiroidite lignea o di Riedel: affezione molto rara, ad etiologia sconosciuta nella quale la tiroide viene interessata da un processo fibroso che spesso interessa anche le strutture vicine. La sintomatologia è dovuta all’azione compressiva del gozzo con senso di soffocamento con disfagia e dispnea. La funzionalità tiroidea è normale ma la captazione può essere ridotta e l’assetto autoimmune è assente. La terapia è chirurgica.