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Il Nodulo Tiroideo

I noduli tiroidei sono molto più frequenti di quello che si potrebbe pensare soprattutto nel sesso femminile con un rapporto F/M di 4:1. Nei paesi con ottimale apporto iodico l’incidenza del nodulo tiroideo è pari al 5% della popolazione generale mentre la sua prevalenza risulta maggiore nelle zone con carenza iodica. I noduli tiroidei sono nella maggior parte dei casi di natura benigna. Tra le condizioni che possono portare alla formazione di noduli troviamo le aree iperplastiche spontanee o compensatorie, i fenomeni degenerativi o cistici nell’ambito di gozzi di vecchia data e i noduli di origine infiammatoria (tiroidite). Il quadro clinico è variabile e spesso la scoperta di un nodulo tiroideo è un reperto occasionale nel corso di una visita medica (palpazione del collo) oppure in seguito di un esame strumentale eseguito per altra patologia (ecografia, radiografia, TAC). Nel caso di noduli di piccole dimensioni di solito non ci sono sintomi particolarmente importanti (spesso il paziente non si accorge del nodulo). Nel caso invece di noduli di grosse dimensioni oppure per la particolare situazione anatomica (noduli parzialmente affondati nel mediastino) si possono avere, in grado variabile, disturbi alla deglutizione (disfagia), alla respirazione (dispnea soprattutto in posizione supina) e alla fonazione (disfonia). La diagnosi si basa su un’attenta analisi clinica, sulla esecuzione di esami specifici (ormonali ed ecografici). In casi selezionati si può ricorrere ad esami ancora più mirati quali la radiografia del collo (per escludere eventuali compressioni del nodulo sulla trachea ed esofago), la scintigrafia tiroidea (nel caso di sospetto ipertiroidismo) e l’agoaspirato (che rappresenta l’unico esame in grado di porre diagnosi di benignità o malignità). La terapia si basa sull’utilizzo dell’ormone tiroideo (L-tiroxina) a dosi soppressive la secrezione del TSH. Tuttavia tale terapia deve essere individualizzata e deve tenere conto di vari fattori che a volte sconsigliano l’utilizzo di tale farmaco (età e condizioni generali del paziente). Nel caso di noduli di notevoli dimensioni che provocano sintomi da compressione locale su particolari organi (esofago, trachea e vasi del collo) la terapia ottimale è quella chirurgica.

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